Viaggio alle origini

Calabria da scoprire

Possibili personalizzazioni

Ogni viaggio potrà essere modificato e costruito a misura del viaggiatore. Nel programma di viaggio verranno inserite attività esperienziali in base alla stagionalità.

Giorno 1: Lamezia Terme - Amantea (42 km)

Arrivo dei partecipanti presso l’aeroporto di Lamezia Terme e trasferimento in bus privato verso l’hotel. Ceck-in e sistemazione gruppo. Cocktail di benvenuto. Incontro con l’accompagnatore e briefing illustrativo del programma di viaggio. Visita guidata di Amantea (il nome deriva dal greco Amantia, nome della città dell’Epiro e della Macedonia. Secondo altri il nome deriva dal latino amans, -antis). Amantea ha origini antiche, in quanto nei dintorni si presume l’esistenza in epoca magno-greca dell’antica Temesa, come anche la Clampetia, l’unico sinus della costa tirrenica cosentina. I bizantini, quando conquistarono la Calabria, fondarono una cittadella fortificata chiamata Nepetia, nell’area dell’attuale Amantea vecchia. Nepetia fu conquistata dagli arabi nel VII secolo, eletta come capitale di emirato e ribattezzata Al-Mantiah, fino a cinquanta anni più tardi, quando Niceforo Foca riprende la città, assegandole il nome di Amantea. Più tardi fu elevata a sede vescovile finchè non venne accorpata, nel quattrocento, alla Diocesi di Tropea. 

Rientro in hotel, cena e pernottamento. 

Giorno 2: Amantea - Cosenza (60 km)

Prima colazione in hotel e partenza per Cosenza. Visita guidata della città capoluogo di provincia più a nord della Calabria, che sorge sui sette colli nella valle del fiume Crati. Il nucleo storico, meglio conosciuto come Cosenza vecchia, rispecchia la comune caratteristica degli antichi insediamenti collinari, dominata da vicoli erti, stretti e tortuosi lungo i quali si erge un’edificazione fatta da fabbricati minuti e palazzi signorili, arroccati sui colli. La visita guidata comincerà da piazza dei Bruzi, sede del Municipio della città. Si proseguirà oltrepassando il Complesso di San Domenico, con l’omonima Chiesa del XV secolo, che rappresenta uno straordinario esempio di stile gotico con sovrastrutture barocche. Superando il Ponte Mario Martire, si potrà osservare la confluenza dei fiumi Crati e Busento, che secondo la leggenda conserva il tesoro del Re dei Goti, Alarico.

Pranzo in ristorante tipico.

Nel pomeriggio la visita proseguirà con la Cattedrale, riconosciuta come Patrimonio testimone di cultura di pace dall’UNESCO. Si continuerà per Piazza XV Marzo, una delle più belle e importanti piazze del centro storico, circondata da palazzi e monumenti che sono segno tangibile della bellezza della città e della sua storia antica. Dalla piazza con un servizio navetta si raggiungerà il castello, che sorge sul colle Pancrazio dal quale domina la città. Il castello, secondo la tradizione, fu edificato in epoche antiche, ma è stato più volte rimaneggiato nei secoli da normanni, svevi, angioini, aragonesi. 

In serata, rientro in hotel cena e pernottamento.

Giorno 3: Cosenza - Santa Severina - Crotone (126 km)

Prima colazione in hotel e partenza per Santa Severina, durante la visita guidata sarà possibile ammirare in primo luogo il Museo Archeologico, che conserva materiale proveniente dagli scavi delle aree del castello e da altre località della zona: reperti che vanno dall’età del ferro all’età classica, l’età bizantina, la fase normanna, il periodo svevo e quello angioino. Santa Severina, definita dai viaggiatori del passato “la città turrita”, è nota per il suo Castello, la cui costruzione risale all’epoca della dominazione normanna (XI secolo), su una fortificazione preesistente di epoca bizantina, ben conservato e restaurato. Dopo la visita del castello seguirà la Cattedrale, risalente al XIII secolo, e il Battistero, che rappresenta l’unico battistero bizantino pervenuto ai nostri giorni ancora sostanzialmente integro: la sua architettura deriva dagli edifici a pianta centrale che trovano riferimento nel mausoleo di Santa Costanza a Roma.

Pranzo tipico in agriturismo per degustare le specialità del luogo.

Nel pomeriggio, trasferimento a Crotone conosciuta storicamente per essere stata uno dei centri più importanti della Magna Grecia, luogo in cui Pitagora fondò la sua celebre scuola di sapere. La visita guidata di Crotone partirà dal Museo Archeologico Nazionale, che ospita pezzi significativi di tutta l’area della Magna Grecia con una sezione dedicata ai reperti rinvenuti dal santuario di Hera a Capo Colonna. Si proseguirà verso il Castello di Carlo V, fortezza di epoca medievale di pianta poligonale con due massicce torri, che sorge nella parte antica di Crotone. Fu costruito nel IX secolo per difendere la città dalle incursioni dei Saraceni e poi modificato nel XVI secolo da Carlo V, dal quale prese il nome. Piazza Duomo delimita la città vecchia da quella nuova, qui si trova la Cattedrale, il cui impianto originale risale all’IX secolo. Fu poi riedificata nel XV secolo con materiali provenienti dal tempio di Hera Lacinia e nel tempo ulteriormente rimaneggiata; ospita al suo interno pregevoli opere d’arte di diverse epoche. Piazza Pitagora è invece il luogo di incontro più importante e si trova nella parte moderna della città. In serata, rientro in hotel. Cena e pernottamento.

Giorno 4: Crotone –Gerace – Stilo – Locri (284 km)

Prima colazione in hotel e partenza per questo itinerario porta nel cuore della Locride, a Locri, da cui prende appunto il nome, e a Gerace, due località molto importanti dal punto di vista storico e artistico. Gerace, inserito nel circuito dei “Borghi più belli d’Italia”, risale al X secolo ed ha mantenuto l’originaria struttura bizantina. Una visita guidata porterà ad ammirare l’imponente Cattedrale dell’XI secolo con il relativo Museo Diocesano che custodisce il prezioso arazzo seicentesco di Leyniers ed altre importanti chiese medievali e bizantine, palazzi nobiliari ed il castello. Gerace sorge su una rocca in tufo, in posizione dominante rispetto a tutto la costa sottostante, il centro storico offre quindi scorci suggestivi e molto panoramici, specie verso il mare. Nel 951 si assiste ad un terzo attacco “maggiore” con la presa di Reggio e la battaglia di Gerace. Intorno a questi eventi maggiori nei diversi anni si susseguono saccheggi e deportazione di schiavi. Il tentativo di scampare ai saccheggi saraceni è evidente anche dalle nuove dislocazioni altomedioevali della popolazione con la crescita di importanza di quelli nell’interno, come, ad esempio quello di Gerace che sorge nell’entroterra di Locri, quando diviene troppo pericoloso per la popolazione vivere sulla riva del mare per la possibilità improvvisa di incursioni. Gerace prende allora il nome della patrona di Locri, Santa Ciriaca, con la traslazione delle celebrazioni per la santa in zona collinare: la cripta della cattedrale vede la sua parte più antica costruita proprio nei secoli IX e X. 

Pranzo in ristorante. Visita della vastissima area archeologica nota in tutto il mondo dell’antica Locri Epizephiri, che si trova in contrada Portigliola, qualche chilometro dall’odierno centro di Locri. Il parco archeologico racchiude significative testimonianze relative alla città coloniale greca ed al centro di età romana: i resti dell’abitato Centocamere, del teatro, del Tempio di Marasà, del santuario di Demetra Thesmophoros, tratti delle mura di cinta di età greca ed il complesso termale oggi noto come Complesso museale Casino Macrì. Il Museo Archeologico Nazionale di Locri Epizefiri, che si trova ai confini dell’area sacra di Marasà è ricchissimo di importanti reperti. In serata, rientro in hotel. Cena e pernottamento.

Giorno 5: Locri - Reggio Calabria (98 km)

Prima colazione in hotel e partenza per la visita dalla città di Reggio Calabria, adagiata in una splendida posizione sullo Stretto di Messina, situata alle pendici dell’Aspromonte gode di un suggestivo panorama della Sicilia e dell’Etna. Rhegion, dal suo antico nome, fu tra le più antiche colonie greche fondate in Italia. La visita della città ha inizio dal Museo Nazionale della Magna Grecia, nel quale possiamo ammirare molti reperti magnogreci tra cui i famosissimi Bronzi di Riace.
Si tratta di due grandi statue di origine greca della metà del V secolo a.C., le quali sono considerate delle rare e splendide testimonianze bronzee dei grandi maestri scultori dell’arte classica della Grecia e della Magna Grecia.

Pranzo in ristorante, con la degustazione dei piatti tipici calabresi si prevede una sosta per ammirare il Castello Aragonese, una delle principali fortificazioni della città medievale. Vicino al castello si trova l’interessante chiesa degli Ottimati; scendendo verso il mare si giungerà alla Cattedrale di Maria SS.ma Assunta, l’edificio sacro più grande della Calabria, si visiterà anche il Museo Diocesano. Sul lungomare sono presenti dei siti archeologici: le mura greche, risalenti al IV secolo a.C., che rappresentano le fondamenta delle antiche mura di cinta della città, e le terme romane, ruderi di un impianto termale di epoca romana. Dal punto di vista naturalistico il lungomare è molto bello e ricco di piante esotiche, fu cantato da molti poeti e scrittori, incantati dalla meravigliosa vista sullo Stretto. In serata, rientro in hotel. Cena e pernottamento.

Giorno 6: Reggio Calabria - Bagnara - Pizzo - Vibo (129 km)

Prima colazione in hotel e trasferimento a Bagnara, visita Il centro storico che è il punto focale della cittadina in cui si concentrano le attività commerciali e molte strutture ricettive. Seguono il quartiere Porelli e la Marinella, famosa per le sue spiagge attrezzate, la Torre Normanna e il porticciolo turistico da cui partono le minicrociere per le isole Eolie. Altre frazioni sono Solano inferiore, situata in collina a circa 500 m dal livello del mare, è nota per la produzione di legno pregiato e per la fontana borbonica situata presso l’omonimo passo; Pellegrina, da cui si può godere di una vista unica al mondo sul Tirreno, la Sicilia e le Isole Eolie ed è possibile percorrere l’antichissimo sentiero della Petrara e ammirare i resti delle mura e del maestoso campanile voluti dalla famiglia Ruffo di Bagnara nel XVII secolo. Pellegrina è inoltre famosa per la produzione del pane, che avviene con metodi antichi, e che culmina nella Sagra del pane di Pellegrina che si svolge in Agosto; infine la frazione di Ceramida, piccolo agglomerato di case contiguo a Pellegrina noto per la produzione delle ceramica artigianale che fa di Bagnara uno dei centro più importanti del reggino assieme a Seminara.

I centri della Vallata dello Stilaro che divengono più importanti quando la popolazione tende ad allontanarsi da Stilo, troppo esposta sul mare o ancora di Vibo Valentia (che venne comunque attaccata dagli arabi), che crebbe rispetto a Tropea che fu oggetto di continue incursioni arabe, oltre ad essere emirato arabo per una quarantina di anni. I contatti col mondo arabo sono evidenti anche dall’odierno utilizzo di vocaboli arabi come gebbia, caraffa, sciarra, magazzino, giarra. 

Pranzo in ristorante. 

Nel primo pomeriggio, trasferimento a Vibo Valentia comune più popoloso della cosiddetta Costa degli Dei o Costa bella ed ha una storia lunga oltre 8.000 anni. La visita della città comincerà dal centro storico, dove si conserva intatta la struttura tipica del borgo medievale, con i palazzi monumentali in tufo giallo e gli antichi edifici religiosi, tra cui uno degno di nota è il campanile rinascimentale della chiesa di San Michele. Si visiterà la Chiesa di Santa Maria Maggiore e San Leoluca (Duomo): edificata nel ‘600 sui resti di un’antica basilica bizantina del IX sec., che conserva al suo interno pregevoli opere artistiche. Il parco archeologico urbano di Vibo Valentia è costituito da un percorso che comprende tutti i monumenti di età greca e romana che non sono contigui, ma sono “interrotti” dalla presenza dei resti medievali (mura del ‘600 – ‘700, porte urbiche, chiese, conventi, palazzi nobiliari) e moderni della città. Dirigendosi verso la collina che sovrasta il centro abitato si arriverà al grande Castello, edificato a metà dell’anno mille da Ruggiero il Normanno, che sorge molto probabilmente sui resti dell’Acropoli di Hipponion. Il Castello Normanno rappresenta il segno distintivo di Vibo Valentia, è caratterizzato dalle imponenti torri cilindriche e dalla grande porta di epoca Angioina e ospita ilo Museo Archeologico Statale, dove è custodito uno dei reperti più preziosi giunti dal passato ellenico: la Laminetta Aurea, il più antico e completo testo Orfico rinvenuto in Italia. Si proseguirà poi verso un’altra località molto nota della Costa degli Dei: Pizzo, famosa per la produzione del famoso gelato denominato “tartufo” e per la qualità gelatiera in generale, tanto da essere definita come “città del gelato”. Il centro storico di Pizzo, data la posizione, offre dei bellissimi panorami sulla costa sottostante, nonché edifici di importanza storica, come il Castello, testimonianza la presenza degli aragonesi nel XV secolo, e luogo in cui fu tenuto prigioniero e in seguito condannato a morte nel 1815 Gioacchino Murat, re di Napoli. Il castello oggi è dedicato a Murat: all’interno dell’edificio, adibito a museo, vi sono alcune ricostruzioni storiche e testimonianze di quei tragici avvenimenti. Si visiterà poi la suggestiva Chiesa di Piedigrotta, scavata nella roccia arenaria da naufraghi napoletani alla fine del Seicento per ringraziare Dio della vita salva. All’inizio del Novecento la grotta fu ornata con statue della roccia stessa raffiguranti personaggi delle sacre scritture. 

In serata arrivo in hotel, cena e pernottamento. 

Giorno 7

Colazione in hotel e partenza per l’aeroporto. Fine dei servizi.

Quota di partecipazione per persona:
Da preventivare.

Il prezzo comprende:

Il prezzo non comprende: