Itinerario Digitale sul territorio:

Verbicaro, il Paese del Vino DOC

In tutta la Calabria Verbicaro è nota per essere il paese del vino. Gioiello del territorio, il borgo infatti può vantare uno dei migliori vini DOC della regione: il Verbicaro DOC, per l’appunto.

Ma Verbicaro non è solo vino: la sua storia millenaria, la sua cultura ricca e la sua tradizione enogastronomica rendono questo borgo un luogo affascinante da esplorare, conoscere e approfondire. Facciamolo insieme, addentrandoci tra i vigneti di questa speciale località, le sue celebrazioni e le cose da vedere.

Dove si trova Verbicaro

Immerso nell'incantevole paesaggio dell'Alto Tirreno Cosentino, a 428 metri sul livello del mare, Verbicaro sorge in una suggestiva area dei monti della Dorsale del Pellegrino. Il suo territorio si estende nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, avvolgendo il borgo con le maestose catene dell'Appennino e conferendogli un'atmosfera isolata e unica nel suo genere.

Auto: da nord attraverso l’autostrada la nuova A2 Mediterranea, ex Salerno – Reggio Calabria. Prendere l’uscita Lagonegro Nord, seguire la S.S. Fondo Valle del Noce; poi SS18 fino al bivio di Marcellina ed infine la SP5 fino a Verbicaro. Per chi viene da Sud invece, uscita Falerna della A2 e da qui imboccare la SS18 fino al bivio di Santa Maria del Cedro o Marcellina e poi proseguire per la Strada Provinciale fino a Verbicaro.

Treno: Le stazioni ferroviarie più vicine sono quelle di Marcellina e Scalea. La prima dista solo 11 km da Verbicaro, la seconda 20 km.

La storia di Verbicaro

La storia millenaria di Verbicaro come città del vino non è di ieri né di recente: questo titolo risale a tempi antichissimi, quando il borgo era già rinomato per i suoi pregiati vitigni ai tempi dei Greci e dei Romani.

Il primo insediamento conosciuto potrebbe risalire all'antica città brettia di Aprustum, anche se ricerche archeologiche per confermare questa teoria sono ancora in corso.

Si presume che i primi abitanti abbiano fondato il nucleo abitativo per scopi difensivi, durante il periodo medievale, quando le popolazioni costiere, per sfuggire alla malaria e alle incursioni piratesche dei Saraceni durante l'era bizantina, si rifugiarono nell'entroterra, in luoghi elevati e impervi, più sicuri e facilmente difendibili.

All'inizio del XIX secolo, Verbicaro era uno dei centri abitati più popolosi del distretto di Paola. Nel 1807, durante l'occupazione francese, divenne sede del cosiddetto "Governo", che includeva diversi paesi denominati "Università", tra cui Grisolia con le frazioni di Cipollina e Abatemarco, e Maierà con Cirella.

Feudo dei Cavalcanti e testimone di eventi storici significativi, come l'epidemia di peste del 1656, Verbicaro ha resistito alle avversità, preservando intatta la propria identità e la tradizione enologica fino ai giorni nostri.

Cosa vedere a Verbicaro

I Portali e il Borgo storico

Oltre alle preziose testimonianze dell'arte romanica, bizantina, gotica e normanna, a Verbicaro si trovano anche esempi di architettura classico-rinascimentale, tra cui spiccano alcuni portali in pietra finemente scolpita. Questi portali, caratterizzati da archi saldati e arricchiti con stemmi di famiglia al centro, rappresentano una parte significativa del patrimonio artistico della città. Oltre alle strutture difensive, l'architettura del borgo storico racconta la storia di Verbicaro attraverso una continua evoluzione artistica e culturale.

"Fontana Vecchia" e il vecchio Municipio

Costruita nel 1816, la Fontana Vecchia, situata nel cuore del centro storico, ha svolto diverse funzioni nel corso dei secoli, fungendo da fontana pubblica e lavatoio. Originariamente composta da cinque mascheroni in marmo che formavano i boccagli della fontana (oggi ne resta solo uno), la fontana era anche dotata di supporti in ferro per le lanterne e di nicchie nella muratura per il sapone. Le pareti della fontana erano completamente decorate da affreschi, che nel corso del tempo sono stati ricoperti da intonaco.

La Torre dell'Orologio

La Torre dell'Orologio, situata nella parte più antica del paese in località Bonifanti, è un'opera caratteristica realizzata dalle abili mani degli artigiani locali. Con la sua imponente presenza, un tempo ospitava l'orologio civico, fungendo da punto di riferimento nel panorama urbano. Passeggiando tra i vicoletti, si possono ammirare le singolari architetture delle case, costruite a ridosso l'una dell'altra non solo per esigenze statiche ma anche per sfruttare al meglio lo spazio sulla roccia. È interessante notare, alla base di alcune di queste costruzioni, i segni lasciati dallo scalpello sulla pietra, testimonianza del lavoro artigianale che ha plasmato gli angoli dei vicoletti.

La Chiesa di Santa Maria Assunta

La Chiesa di Santa Maria Assunta, un magnifico esempio di architettura neoclassica, ha le sue origini nel XV secolo e ha subito diverse modifiche nel corso dei secoli. All'interno di questo santuario, troviamo dipinti di grande valore, sculture lignee e oggetti sacri che testimoniano la profonda devozione e la fede della comunità di Verbicaro.

Costruita all'inizio del XV secolo e successivamente ampliata nella parte absidale, la chiesa ha subito vari restauri e miglioramenti nel corso dei secoli, con interventi che si sono susseguiti dal 1883 al 1927, e successivamente nel 1974. Gli ultimi lavori di restauro sono stati eseguiti tra il 1998 e il 2006. Situata ai piedi della rocca di Bonifati, nel cuore del borgo medievale, la chiesa occupa una posizione che in passato era considerata la periferia del paese. Nonostante la sua prospettiva esterna sia parzialmente nascosta dalle case circostanti, la facciata della chiesa è un elegante esempio di stile classico.

All'interno, la chiesa presenta un'unica ampia navata, fiancheggiata da quattro grandi cappelle laterali su ciascun lato. Le pitture che adornano l'interno sono state realizzate tra il 1925 e il 1926 e raffigurano il trionfo della Madonna sullo sfondo della cupola absidale, episodi evangelici sulle pareti laterali vicino all'altare maggiore e, sulla volta del soffitto, un'interpretazione dell'Ultima Cena secondo il modello leonardesco.

Tra le opere d'arte custodite all'interno, spiccano varie statue in legno e cartapesta, una tavola dipinta raffigurante la Madonna con il bambino e i santi in preghiera, attribuita al pittore Genesio Galtieri, e due imponenti organi lignei. Nella sacrestia sono conservati paramenti sacri in seta del XVI secolo, una croce astile in argento del XVII secolo di pregevole fattura e un antico messale Romano del XVII secolo.

La Chiesa di San Giuseppe

L'inizio della sua costruzione risale al 31 Ottobre 1897. Imponente per i suoi stucchi e ornamenti, spicca al centro, su un pinnacolo, la statua di San Giuseppe, affiancata lateralmente dalle figure di Gesù e della Madonna.

A un'unica navata, l'interno è arricchito da decorazioni in stucco e dipinti raffiguranti momenti salienti della vita di San Giuseppe. Preziose sculture in legno e cartapesta impreziosiscono l'ambiente, accompagnate dall'armonia dell'organo ligneo. Un prezioso tesoro storico è rappresentato dal vecchio portale in pietra proveniente dall'antica Chiesa di San Domenico, la quale, insieme al monastero dei domenicani, fu demolita nel 1930 a causa della sua pericolante struttura.

Una confraternita devota al Santo si impegna non solo nell'organizzazione della festa del compatrono verbicarese, ma anche nella cura delle altre celebrazioni votive, tra cui spicca la famosa processione dei misteri, rinomata per la sua suggestiva rappresentazione e il coinvolgente rito dei battenti, che annualmente attira fedeli e visitatori da ogni dove.

La Chiesa della Madonna delle Nevi

La Chiesa della Madonna delle Nevi, conosciuta anche come Santa Maria ad Nives, è un luogo di grande suggestione a Verbicaro, che non può sfuggire all'attenzione dei visitatori. Gli affreschi bizantini, risalenti al 1500 e recentemente restaurati, conferiscono alla chiesa un fascino intramontabile. Questo prezioso luogo spirituale continua a custodire la sua storia, invitando chiunque vi entri a immergersi nell'atmosfera carica di storia e bellezza. Situata nel quartiere Bonifanti, la parte medievale del paese, la chiesa della Madonna delle Nevi è il più antico edificio pubblico di rilievo storico e artistico di Verbicaro. Nonostante le sue dimensioni ridotte e la semplicità architettonica, si erge maestosa sulla cima di una rocca, testimone del passato e della spiritualità della comunità locale.

Il santuario di San Francesco da Paola

Meta di assidui pellegrinaggi e di preghiere, a Verbicaro è presente il Santuario di San Francesco da Paola: un luogo di pace e spiritualità immerso nella natura incontaminata del Parco del Pollino.

Costruito nel XIX secolo in stile neoclassico, il santuario accoglie i fedeli con la sua bellezza e la sua atmosfera suggestiva, ed ospita ogni seconda domenica di settembre i marinai in occasione della loro festa.

I vigneti

I vigneti di Verbicaro, inseriti nell'area D.O.P. Terre di Cosenza sottozona Verbicaro, si estendono in un paesaggio unico e suggestivo. Qui, tra terre scoscese bagnate dal sole e profumate dall'aria marina, crescono varietà autoctone come Magliocco, Guarnaccia, Greco, Malvasia e Moscato. La lavorazione tradizionale e la raccolta manuale conferiscono al vino di Verbicaro un carattere unico e inconfondibile.

Se siete appassionati di vino, non lasciatevi sfuggire allora una visita a questi splendidi vigneti.

Eventi ricorrenti a Verbicaro

Conclusioni

Speriamo che questo tour vi sia piaciuto, ma fidatevi: a Verbicaro c’è ancora molto altro da scoprire, perciò se avete in programma una visita in questo borgo pieno di natura e storia, noi di Ad Hoc Travel siamo sempre pronti ad aiutarvi a ottimizzare il vostro tempo, scoprire la città e visitare il più di questa terra meravigliosa incastonata tra mare e natura, e che regala capolavori nascosti lungo ogni tratto del cammino.

Altri Itinerari Digitali sul territorio

Vuoi visibilità
nel nostro Portale?