Itinerario Digitale sul territorio:

Santa Maria del Cedro

Procedendo lungo la Riviera dei Cedri, a due passi dalla costa, proprio tra Diamante e Scalea, sembra quasi di poter sentire nell’aria l’aroma di agrumi. Facendolo, si incontrano presto distese di cedriere e poi un borgo il cui nome fu decretato nel 1968 dal Presidente della nostra Repubblica in persona. Qui si noterà un clima perfetto, e tradizioni che si tramandano da oltre due millenni.

Santa Maria del Cedro è una località imperdibile. Con le sue spiagge limpide (premiate con la Bandiera Blu), il sito archeologico più importante dell’Alto Tirreno Cosentino (il Parco Archeologico di Laos) e soprattutto per il cedro, vero Re di questa terra. Questa cittadina attira ogni anno migliaia di turisti da tutto il mondo, incuriositi dalle qualità e il sapore del tesoro di questa terra.

Esploriamo insieme Santa Maria del Cedro, e scopriamo cosa la rende una realtà così speciale.

La Patria del Cedro

A causa di due differenti correnti che si incontrano sul suo territorio, Santa Maria del Cedro vanta un microclima perfetto per la coltivazione di questo particolare agrume, il cui utilizzo ha immensa validità non solo in ambito culinario ma persino religioso!

Il cedro è infatti un frutto legato al Sukkot, la festa ebraica delle capanne, che come da tradizione richiede l’utilizzo dei cedri migliori, privi di imperfezione, che somiglino il più possibile al muscolo cardiaco umano, per poter essere impugnati durante le celebrazioni che si tengono tra settembre e ottobre.

Per questa ragione, Santa Maria del Cedro è l’unica località al di fuori di Israele in cui i cedri riescono a crescere in maniera aderente ai precetti della Torah; il ché fa sì che ogni anno rabbini da tutto il mondo arrivino in paese per selezionare, soppesare e scrutare i migliori cedri di Santa Maria del Cedro, da utilizzare per le proprie cerimonie.

Un vero tesoro, trasportato sottovuoto e conservato minuziosamente. Non a caso dunque la città vanta il titolo di Patria del Cedro.

Dove si trova Santa Maria del Cedro

Santa Maria del Cedro si trova nella provincia di Cosenza, nella regione della Calabria meridionale, lungo la Costa dei Cedri di cui è quasi omonima. Incorniciata dalle montagne della catena del Parco Nazionale del Pollino e bagnata dalle acque del Mar Tirreno, questa cittadina sorge in una vallata verde circondata da uliveti e cedriere, e vanta una posizione privilegiata che la rende facilmente raggiungibile via auto.

La storia di Santa Maria del Cedro

Le radici di Santa Maria del Cedro affondano nelle profondità della storia antica della Calabria. Fondata nel XVII dagli abitanti di Abatemarco a seguito della distruzione del proprio paese causata da una catastrofica alluvione, la città sorge in realtà lì dove un tempo si trovava Laos, edificata dai greci nel VI secolo a.C. circa.

Dai Greci ai Romani, dai Bizantini ai Normanni, Santa Maria del Cedro ha da allora conosciuto molte sfaccettature della storia calabrese, contribuendo alla ricchezza e alla diversità culturale della regione.

Cosa vedere a Santa Maria del Cedro

Il Parco Archeologico di Laos

E proprio da Laos e dal parco archeologico che oggi sorge lì dove un tempo si snodavano le sue strade inizieremo nella nostra visita a Santa Maria del Cedro.

Questo Parco copre 60 ettari di terreno ed è, a detta stessa del Ministero della Cultura italiana, «l'area di maggiore interesse storico-culturale dell'intero territorio dell'Alto Tirreno Cosentino».

Secondo Erodoto la città di Laos venne fondata dagli abitanti di Sibari che, sfuggendo alla distruzione della propria città, trovarono riparo sulla sommità del colle oggi noto col nome di San Bartolo a Marcellina. Un tempo difesa da un’alta cinta muraria, gli scavi archeologici effettuati nel perimetro di Laos hanno evidenziato la presenza di fornaci volte alla produzione di ceramiche, oltre a strutture di grande interesse storico come la “Casa con la Rampa” o la “Casa col Mosaico”.

La Chiesa dello Spirito Santo e la Reliquia di San Giovanni Paolo II

Nel centro storico del paese potrete trovare una chiesa dalla imponente facciata in stile neoclassico.

Questo edificio sacro, risalente al XVI secolo, veniva chiamato un tempo con il nome di Santa Maria del Cedro, e cela oggi gelosamente una preziosa reliquia di San Giovanni Paolo II, donata in omaggio al paese nel 2014.

L’Antico borgo di Abatemarco

Oramai rudere a causa della catastrofe causata dall’esondazione dell’omonimo fiume, il borgo di Abatemarco si trova a pochi passi da Santa Maria del Cedro ed offre l’opportunità di una suggestiva gita nel tempo tra le strade e le case millenarie, oramai distrutte.

Girando tra le sue case in pietra, i vicoli tortuosi e i cortili pittoreschi si potranno incontrare qui i resti dell’antico acquedotto Normanno del XII secolo, che ancora resiste al tempo.

Il Progetto LAOS

La tradizione la storia di questo borgo è oggi anche visibile grazie all’operazione Laos del giovane artista calabrese di fama internazionale Antonino Perrotta.

Obiettivo del progetto LAOS è stimolare una sensibilità legata alla cultura e alle tradizioni, comunicando il senso di appartenenza alla propria terra: soltanto così un borgo può ripartire, trasformandosi e attraendo visitatori.

Il Castello di San Michele e l’acquedotto Normanno

Oggi, in rovina a causa delle inondazioni del fiume omonimo, il borgo di Abatemarco offre un affascinante viaggio nel tempo tra le sue antiche strade e case di pietra, nonostante la sua distruzione. In cima al promontorio si erge ancora il Castello di San Michele, testimonianza vivente dell'epoca medievale, costruito dai Normanni nel XII secolo. Noto anche come castello di San Michele per la sua vicinanza all'omonima abbazia, ha dato origine al feudo dell'Abatemarco e alla cittadina di Santa Maria del Cedro.

Conquistata dai Normanni nel 1060, la rocca vide la nascita dell'Abazia con l'arrivo dei monaci Basiliani. Il feudo comprendeva anche le Torri di guardia La Bruca, Sant'Andrea e dell'Impresa, utilizzate per difendersi dalle invasioni nemiche. Residenza delle grandi famiglie dell'epoca, il castello deve il suo nome alla statua di legno d'ulivo di San Michele trovata nella chiesetta del castello.

Durante la guerra d'insurrezione calabrese del XIX secolo, il castello fu gravemente danneggiato dai bombardamenti francesi, portando alla fondazione del nuovo borgo di Santa Maria del Cedro.

Le Torri Normanne

Impossibile non citare poi le tre torri d’avvistamento normanne un tempo collegate tra loro, ed edificate per permettere una via di fuga durante le incursioni nemiche: la Torre Longa, la Torre Sant’Andrea e la Torre Nocito, ben visibili ancora oggi.

In verità un tempo esisteva anche una quarta torre, presso La Bruca, ma negli anni ’60 essa è stata adibita ad abitazione privata ed è stata perciò privata del fascino e delle caratteristiche di un tempo.

Carcere dell'Impresa o Museo del Cedro

E come potrebbe mancare nella città del cedro un museo interamente dedicato a questo agrume!

Per immergersi nella storia e nella cultura della città, consigliamo allora una visita al Museo del Cedro: istituzione ricca di reperti archeologici, manufatti storici e opere d'arte che illustrano la vita e le tradizioni di Santa Maria del Cedro attraverso i secoli.

Questa autentica meraviglia si trova presso Palazzo Gabriele Marino: una maestosa costruzione tardo-medievale, che nel XVI secolo si era guadagnata l’infausto nome di “Carcere dell’impresa”, raccogliendo i vari detenuti locali obbligati qui a produrre olio e vino.

Per fortuna oggi le è stato riservato un destino ben migliore! I suoi ampi saloni accolgono infatti pannelli didattici e numerosi documenti attraverso i quali ripercorrere la storia del cedro e della sua patria. Dalle tecniche di lavorazione a reperti unici come La Mano di Buddha, il museo non annoia di certo, ed offre poi piacevoli degustazioni per apprezzare ancor di più questo magico agrume.

Conclusioni

Speriamo che questo tour vi sia piaciuto, ma fidatevi: a Santa Maria del Cedro c’è ancora molto altro da scoprire, perciò se avete in programma una visita in questo museo a cielo aperto, noi di Ad Hoc Travel siamo sempre pronti ad aiutarvi a ottimizzare il vostro tempo, scoprire la città e visitare il più di questa terra meravigliosa incastonata tra mare e natura, e che regala capolavori nascosti lungo ogni tratto del cammino.