I piatti tipici di Diamante
I consigli di AdHoc Travel
Lì dove il sole tramonta ogni giorno, tingendo il mare di rosso e di arancio, si può scorgere maestosa a pochi chilometri dalla costa l’Isola di Cirella: una delle sole due isole di tutta la regione.
Come piccolo extra nella nostra lista delle migliori spiagge di Diamante allora, non potevamo non citare questa località magica, spesso purtroppo solo ammirata dalla costa.
Cirella è da anni invece attrazione suggestiva per molti turisti che approdano a Diamante alla ricerca del mare migliore e non solo. I resti di una torre di guardia normanna, utilizzata in passato per dare l’allarme in caso d’incursioni saracene, testimoniano un passato ricco di storia, intrecciata alla rigogliosa macchia mediterranea che colora di verde il panorama.
Anche se non è consentito addentrarsi nell’entroterra dell’isola, è comunque possibile esplorare le coste e fare il bagno con escursioni in barca dedicate.
E non dimenticate di tuffarvi in Atlantide: il primo museo subacqueo d’arte contemporanea in Italia. Situato attorno all’Isola di Cirella, sul suo fondale marino incontaminato, questo museo unico nel suo genere ha ispirato numerosi artisti, e siamo sicuri che farà lo stesso con voi!
Se state pianificando un viaggio tra il blu del Tirreno e il verde del parco del Pollino allora, ecco 5 piatti tipici da non farvi sfuggire durante la vostra permanenza a Diamante, e dove mangiarli!
La "Raganella" e le Alici ripiene

In qualità di vecchio borgo marinaro, gran parte della cucina tradizionale di Diamante è a base di pesce: e tra i vari piatti tipici, come non citare le “alici chiini”, le famose alici ripiene di Diamante.
Si tratta di un secondo pianto croccante fuori e morbido all’interno, ricco di gusto ma salutare. Le acciughe vengono diliscate e farcite con mollica di pane e altri ingredienti del territorio, per poi venire fritte e cotte nel sugo. Un’esperienza culinaria imperdibile, se capitate a Diamante e volete perdervi nei sapori di questa terra.

Se questo piatto non fa per voi però, non vi preoccupate: a Diamante le alici si possono trovare in ogni declinazione! Tra tutte, non possiamo non citare le alici salate al peperoncino, e la Raganella di Alici: un mix perfetto tra origano, peperoncino a scaglie, alici locali e mollica, che danno vita a un tortino dal gusto intenso dalle mille sfumature, ancora preparato nel paese da nonne e bisnonne con un profondo attaccamento a questa terra.
Le "Pitticelle" di Rosamarina e la Rosamarina con il pepe

Se non avete familiarità con la Rosamarina, a Diamante troverete moltissime occasioni per assaporarne il gusto.
Si tratta di una conserva ittica insolita, detta da molti «il caviale dei poveri», perché ottenuta lavorando i bianchetti: novellame di pesce azzurro, dal gusto forte ma delicato.
Da questo ingrediente a Diamante sono nati due piatti piuttosto famosi: le pitticelle di rosamarina (deliziose frittelle a base di bianchetto, buone sia fredde che calde) e la rosamarina con il pepe (accompagnamento tipico della Calabria, da spalmare su pane e bruschette).
Cernia alla Diamantese

Cotta al forno con pomodoro, olive e capperi, la Cernia alla Diamantese è forse uno dei piatti più famosi del territorio, e attira stomaci curiosi (e affamati) tutti gli anni, per provarne una forchettata tra i vicoli del borgo.
"Sua Maestà" il Peperoncino!

Ma nella città del Peperoncino può esserci un solo re: e parliamo ovviamente del Peperoncino, una vera e propria istituzione a Diamante, famosa in tutta Italia e non solo per il festival che dal 1992 ogni anno raduna a settembre i palati più forti per una rassegna culturale e gastronomica di carattere internazionale.
Non a caso a Diamante ha sede l’Accademia del Peperoncino, mentre viaggiando verso l'interno, a circa 10 km a nord, nella frazione di Maierà si può trovare il Museo del Peperoncino, in omaggio al 'Sovrano' della cucina calabrese.
Varietà autoctona è il “Diavolicchio Diamante”, ingrediente fondamentale di moltissimi piatti della tradizione locale (tra cui la Raganella di Alici).
Il Cedro e le Cedriere di Santa Maria del cedro

Tra gli agrumi tipici della zona spicca il cedro: frutto antico, unico al mondo, utilizzato a Santa Maria del Cedro (CS) per preparare liquori tipici, gelati, granite, ed una vasta varietà di dolci.
La varietà locale, detta “Liscio Diamante”, si presta perfettamente alla distillazione di liquori. In cucina invece, come non citare il cedro candito e i “Panicilli”: acini di uvetta aromatizzata, avvolti nelle foglie di cedro e poi infornati.
Si dice che il poeta Gabriele D’Annuncio ne fosse estremamente goloso: per questo tutt’oggi i Pancilli sono ancora conosciuti come "Panicilli di D’Annunzio”.
Enogastronomia a Diamante

Recente è la riscoperta dei vini locali, grazie anche al rinnovato successo del “Chiarello di Cirella”: un vino passito, un tempo adorato da Papa Sisto V e apprezzato dalle corti italiane rinascimentali di tutta Italia nel XVI secolo.
A testimoniare la bontà e la fama del Chiarello, è stato rinvenuto persino un bando della Camera Apostolica, a firma del Cardinale Enrico Caetano (camerlengo di Santa Romana Chiesa), che nel 1589 ammoniva e sanzionava coloro che spacciavano per Chiarello vino non proveniente da Cirella: l’isola affacciata sul mare di Diamante.
Ancora oggi il Chiarello si ricava dalla fermentazione dell’uva “Adduraca” (profumata), e l’antico legame di Cirella con il vino è rinnovato dall’evento Calici sotto le Stelle, che si tiene ogni anno nei mesi di luglio e di agosto.
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